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martedì 25 febbraio 2014

Roberta Voltolini - Stella


[1984]

Stella

Spendi i tuoi minuti
per stare solo qui.
Compra le mie labbra,
ricercami cosi'.
Sceglimi un vestito
per amare un po' di piu'.
Invitami a ballare
con voglie pazze tu . . .
Per quella stella
cha hai indicato tu
piu' bella,
che mi sorprende
e cade giu'
per terra,
se mi spingi per giocare
e per poi ricominciare...
Questa stella
che hai inventato tu
piu' bella,
che mi sorprende
e cade giu'
per terra,
e non basta un tuo saluto
ma un invito piu voluto...
E cerca in me qualcosa,
desidera cosi'.
Trovami se mi nascondo
scopri qualche si'.
Regalami un sorriso
per avermi un po' di piu'.
Mi stringi con le mani
ma guarda quanto brilla.
Questa stella
che hai inventato tu
piu' bella,
che mi sorprende
e cade giu'
per terra,
e non basta un tuo saluto
ma un invito piu voluto...
Una stella . . .
piu' bella . . .
Una stella
mi hai invitata tu
piu' bella
e ti sorrido e cado giu'
per terra
se mi spingi per giocare
ma per poi ricominciare...
Questa stella . . .
piu' bella . . .
e ti sorrido e cado giu'
per terra
e non basta un tuo saluto
ma un invito piu voluto.
Questa stella . . .
piu' bella .

sabato 22 febbraio 2014

Klingande - Jubel


[2013]

Jubel


Save me 
Save me 
Save me 

Save me 

You think I don't laugh oh, 
do things I can like so, 
why are we losing time 

I don't want to get up oh, 
bring me what I need so, 
why are we losing time 

It's like I've seen the light 
but you have never known



Jubel

Salvami 
salvami 
salvami 

tu pensi che io non rida 
oh, faccio quel che posso 
quindi, perchè stiamo perdendo tempo? 

non voglio alzarmi, 
portami quello di cui ho bisogno 
quindi, perchè stiamo perdendo tempo? 

E' come se avessi visto la luce 
ma tu non l'hai mai saputo

mercoledì 19 febbraio 2014

Giusy Ferreri - L'amore possiede il bene

[2014]

 L'amore possiede il bene

Trattengo il respiro
Ma conto fino a sette
Perché all’improvviso tu irrompi e mi baci
Ho il sale sulle labbra
Non è acqua di mare
Sorridere fa bene, rimpiangere fa male
Dopo tutti questi anni che ho passato insieme a te, na na na… na na na
Ho capito che non posso allontanarmi perché, na na na… na na na
E nel momento in cui vado avanti
Lascio dietro me i tuoi occhi spenti
È l’amore a possedere il bene,
Dunque tu possiedi me
E io te, e io te.
Disegno a parole
Il mondo che ho dentro
La vita risponde ad ogni quesito
Lontani da sempre
Dai luoghi comuni
Inutili come sassi i nostri rancori
Dopo tutti questi anni che ho passato insieme a te, na na na… na na na
Ho capito che non posso allontanarmi perché, na na na… na na na
E nel momento in cui guardo avanti
Lascio dietro me mille ricordi
È l’amore a possedere il bene,
Dunque io possiedo te
E tu me, e tu me
Rimpiangere fa male
Sorridere fa bene
L’amore ci possiede…
Dopo tutti questi anni che ho passato insieme a te, na na na… na na na
Ho capito che non posso allontanarmi perché, na na na… na na na
E nel momento in cui vado avanti
Lascio dietro me i tuoi occhi spenti
È l’amore a possedere il bene,
Dunque tu possiedi me
E io te, e io te
L’amore possiede il bene
L’amore possiede il bene

Arisa - Lentamente (il primo che passa)

[2014]

 Lentamente (il primo che passa)
Il primo che passa
Si prenderà il cuore
La mia voce amara
E l’anima se la vuole
Quell’orologio fermo che hai lasciato sopra il letto
Il primo che passa
Si porterà via
Il tuo ultimo abbraccio
La nostra vita e così sia
Quell’orologio fermo da un po’ si è sciolto sopra il letto
E tu sei scivolato dentro a questo mio risveglio
Lentamente si apre il giorno davanti a me
Luce calda che l’orizzonte fa nascere
Cresce una mela su un ramo ed io vivo
Masticare la realtà nuda
Certamente poi mi servirà a non avere paura
È come guardi il mondo che poi
Ti cambia tutto dentro
E penso a te su questo su questo prato
Dove una volta per te ho cantato
L’alba è pronta ed io mi commuovo sempre
Lentamente si apre il giorno davanti a me
Luce calda che l’orizzonte fa nascere
Stacco la mela da un ramo ed io vivo
Lentamente
Luce calda che l’orizzonte sa far nascere
Cade una mela da un ramo ed io vivo

Arisa - Controvento

[2014]

 Controvento

lo non credo nei miracoli, meglio che ti liberi meglio che ti guardi dentro
Questa vita lascia i lividi questa mette i brividi certe volte è più un combattimento
C’è quel vuoto che non sai, che poi non dici mai, che brucia nelle vene come se
Il mondo è contro te e tu non sai il perché, lo so me lo ricordo bene
lo sono qui
Per ascoltare un sogno
Non parlerò
Se non ne avrai bisogno
Ma ci sarò
Perché così mi sento
Accanto a te viaggiando controvento
Risolverò
Magari poco o niente
Ma ci sarò
E questo è l’importante
Acqua sarò
Che spegnerà un momento
Accanto a te viaggiando controvento
Tanto il tempo solo lui lo sa, quando e come finirà
La tua sofferenza e il tuo lamento
C’è quel vuoto che non sai che poi non dici mai
Che brucia nelle vene come se
Il mondo è contro te e tu non sai il perché
Lo so me lo ricordo bene
lo sono qui
Per ascoltare un sogno
Non parlerò
Se non ne avrai bisogno
Ma ci sarò
Perché cosi mi sento
Accanto a te viaggiando controvento
Risolverò
Magari poco o niente
Ma ci sarò
E questo è l’importante
Acqua sarò
Che spegnerà un momento
Accanto a te
Viaggiando controvento
Viaggiando controvento
Viaggiando controvento
Acqua sarò che spegnerà un momento
Accanto a te viaggiando controvento

Gisy Ferreri - Ti porto a cena con me

[2014]

 Ti porto a cena con me

Ti porto a cena con me
Il tuo passato non è invitato
Lascia a casa le pene
Se me lo sono un po’ meritato
Ti porto a cena perché
Vorrei che tu mi togliessi il fiato
Riaverlo indietro da te
Come se fosse il mio compleanno
Il mio regalo
Avrei voluto scriverti una lettera
Anche se ormai si usa poco
Se fosse contagiosa la felicità
Adesso è fuori moda
Vorrei che tra le righe tu capissi che
Che nonostante il mio sorriso
Non tutto è stato semplice, ed anche se
Nascondo il peggio è perché il meglio è andato via con te
Ti porto a cena con me
Ho un conto aperto con il passato
Che pagherò io perché
Il tuo futuro non sia un inganno
Ti porto a cena perché
Nel caso avessi dimenticato
Il mio coraggio
Avrei voluto scriverti una lettera
Anche se ormai si usa poco
Se fosse contagiosa la felicità
Adesso è fuori moda
Vorrei che tra le righe tu capissi che
Che nonostante il mio sorriso
Non tutto è stato semplice ed anche se
Nascondo il peggio è perché il meglio
È perché il meglio è andato via con te
Via con te
La verità è che mi sento morire dentro
E la bugia è che non m’importa poi così tanto
Così tanto
Avrei voluto scriverti una lettera
Anche se ormai si usa poco
Se fosse contagiosa la felicità
Adesso è fuori moda
Vorrei che tra le righe tu capissi che
Che nonostante il mio sorriso
Non tutto è stato semplice ed anche se
Nascondo il peggio è perché il meglio è andato via con te
Via con te

Antonella Ruggiero - Quando Balliamo

[2014]

 Quando Balliamo

Nel cuore più vivo della verità
Intenso è il mio pensiero
Socchiusa negli occhi scintilla
L’immagine nitida, tu
Sei questo respiro infinito
Di pioggia dai vetri giù in rivoli
Passa tutto scivola se
La tua mano mi attende
Tutto passa e va via
Io voglio che tu sia
Tra le più belle cose
Tra le più belle cose
M’innamorerò di te
Tutti i santi giorni che
Si fa la sera e torno a casa
Ci guardiamo complici
Tra la gente gli unici
Quando balliamo insieme io e te
La luce scoperta in un battito
Le ombre… si dissolvono
Passa tutto scivola se
La tua mano mi stringe
Siamo solo noi due
Ma voglio siano tue
Le mie più belle cose
Le mie più belle cose
M’innamorerò di te
Tutti i santi giorni che
Si fa la sera e torno a casa
Ci guardiamo complici
Tra la gente gli unici
Quando balliamo insieme io e te

Antonella Ruggiero - Da lontano

[2014]

Da lontano

Capita spesso anche a me
Di rovistare
Tra tutti i miei ricordi
Capita di buttare via
Solo quello che
Mi ha fatto un po’ più male
…Un po’ più male
Spettatrice attonita
Solitaria ma…
Da lontano tutto è limpido
Da lontano nulla pesa più
Il sereno si intravede già
I temporali si allontanano
Capita spesso che ci sia
Chi ha un tesoro e
Lo perde in un giorno
Capita che la nostalgia
Rompa gli argini
Che frenano il pianto
Ma dall’altopiano
Stento a crederci che
Da lontano tutto è nitido
Da lontano in un attimo
Il sereno si intravede già
I temporali si allontanano

Cristiano De Andrè - Il cielo è vuoto

[2014]

Il cielo è vuoto

Il cielo è vuoto, c’è soltanto il sole
Che acceca la terra e fa esplodere il grano
E noi che intanto bruciamo
Il cielo è vuoto perché aspetta il seme
Dei nostri sogni e di quello che faremo
Di quello che faremo
È un mantice il cielo è una strana officina
È Dio che si dimentica di fare tutto il suo lavoro
Si stacca l’anima non fa più rumore
Puoi chiudere gli occhi ma non puoi più morire
E me ne frego di quale luce sei illuminata
Io sono illuminato dai lampi che sono tutto il mio sereno
Non posso accettare niente di meno di quello che
Di quello che mi aspetto da te
Ed io mi aspetto molto da te
Il cielo è vuoto c’è soltanto il respiro
È solo un miraggio per prenderci in giro
Non puoi più fingere con me
È un limite il cielo, è un segreto è un tesoro
È Dio che si dimentica di fare tutto il suo lavoro
Si stacca l’anima non fa più rumore
Puoi chiudere gli occhi ma non puoi più morire
E me ne frego di quale luce sei illuminata
Io sono illuminato dai lampi che sono tutto il mio sereno
Non posso accettare niente di meno di quello che
Di quello che mi aspetto da te
Ti accorgi che il cielo è vuoto
Perché la nostra immaginazione
Ha bisogno di spazio, ha bisogno di spazio
È vuoto perché la nostra immaginazione,
Naviga nello spazio
Si stacca l’anima non fa più rumore
Puoi chiudere gli occhi ma è vietato morire
E me ne frego di quale luce sei illuminata
Io sono illuminato dai lampi che sono tutto il mio sereno
Non posso accettare niente di meno di quello che
Di quello che mi aspetto da te
Ed io mi aspetto molto da te
Io mi aspetto molto da te
Io mi aspetto molto da te

Cristiano De Andrè - Invisibili

[2014]

Invisibili

Tu abitavi in via dell’amore vicendevole
E io qualche volta passeggiavo da quelle parti lì
Il profumo dell’estate a volte era gradevole
E le tue medagliette al merito sul petto brillavano
Brillavano molto più dei miei lividi
Tu camminavi nell’inquietudine
E la mia incudine era un cognome inesorabile
Un deserto di incomunicabilità
Tu eri laureato in danni irreversibili
[che la droga provoca al cervello
Io un po’ di questo un po’ di quello
In fondo niente di veramente utile
Tu eri bravissimo a specchiarti nelle vetrine
Io altrettanto a svuotare le cantine
Per noi amici, pochi amici, pochissimi amici
Tu eri fortissimo a inventarti la realtà
Io liberissimo di crederla o non crederla
E ho sempre sperato che qualcuno un giorno
Potesse parlare male di noi
Ma eravamo invisibili, talmente invisibili che non ci vedevamo mai
Stu ténpu
Ch’u s’è pigiòu a beléssa e u nòstru cantu
Pe ripurtane inderée sénsa ciü un sensu
Ma òua che se vedemmu
Dumàn tüttu u cangiàa
Tu abitavi in via dell’amore vicendevole
E io avevo preso una stanza in affitto
[da quelle parti lì
Io dimostravo fondamentalmente i miei anni
Tu ormai non sapevi più quali fossero i tuoi
Perché a Genova si moriva a vent’anni
Ma senza diventare mai, mai degli eroi
Coi tuoi separati a colpi di calibro trentotto
E i miei tenuti insieme dalla speranza per l’umanità
Noi sempre oltre ogni limite
Quel limite era una scommessa da non perdere mai
Tu eri bravissimo a ballare sulle rovine
Io altrettanto a rubare comprensione
Di noi amici, pochi amici, pochissimi amici
Tu eri fortissimo a inventarti la verità
Io liberissimo di crederla o non crederla
Io ho sempre sperato che qualcuno un giorno
Potesse accorgersi di noi
Ma eravamo invisibili, che non ci vedevamo mai
Stu ténpu
Ch’u s’è pigiòu a beléssa e u nòstru cantu
Pe ripurtane inderée sénsa ciü un sensu
Ma òua che se vedemmu
Dumàn tüttu u cangiàa
Stu ténpu
Ch’u s’è pigiòu a beléssa e u nòstru cantu
E u l’à ripurtòu inderée sensa ciü un sensu
Ma òua che ghe vedemmu
Dumàn tüttu u cangiàa

Perturbazione - L'Italia vista dal bar

[2014]

L'Italia vista dal bar

L’Italia vista dal bar
È un’istantanea di noi
Quasi impossibile da spiegare
Non c’è governo che tenga
Una possibilità
Che qualche cosa potrà cambiare
Un Biancosarti al mattino
Cappuccini fumanti
Il centravanti cos’ha mangiato
I tramezzini imbottiti
I vecchi pensionati
Inebetiti con il passato
E questi siamo noi
Poeti, santi ed avventori
E mediamente eroi
Qualcuno ce l’ha fatta
Ed è volato via
Ma quanta nostalgia
L’Italia vista dal bar
È sempre un fatto degli altri
Ognuno c’entra
E si sente a casa
C’è il giornale che aspetta
Un’altra sigaretta
Un salutarsi come per strada
E uno straniero è straniero
Perché questo mistero
Resterà senza soluzione
E se la gente s’incazza
Scenderemo in piazza
Oppure a far la ri-colazione
E questi siamo noi
Poeti, santi ed avventori
E mediamente eroi
Qualcuno ce l’ha fatta
Ed è volato via
Ma quanta nostalgia che ha
E non importa se il posto
Non è più fisso, non è più lo stesso
Ci deve essere un nesso
Tra la felicità e l’espresso
Proprio adesso
Proprio adesso
L’Italia vista dal bar
È un’istantanea di noi
Quasi impossibile da spiegare
Ed io che cerco un nesso
Tra un desiderio espresso
E la felicità qui e adesso

venerdì 14 febbraio 2014

Patty Pravo - Notti Bianche

[1978]


Notti Bianche


 Notti bianche
sola nel mio letto
Ombre sul soffitto
Scendono su me...
Non è zolfo
ma nemmeno incenso
quel profumo intenso
che hai lasciato qui...
Non ci piango
ma ti amavo tanto
che ho scordato il mondo e me
per avere te...
Me ne andrò
col primo che
per la strada incontrerò
ci andrò
E con lui con lui farò
Quello che piaceva a te
a te
Oh ne avrò mille
mille e più di amanti
Mille notti bianche
per scordare te...
Oh si magari
lo potessi fare
soffrirei di meno ma
non mi riuscirà...
Me ne andrò
col primo che
per la mia strada incontrerò
ci andrò
E con lui con lui farò
Quello che mi hai insegnato tu
Oh tu
Si sta male
male da morire
se sapessi quanto tu
torneresti qui..




domenica 9 febbraio 2014

Billy Idol - Rebel Yell


[1983]

Rebel Yell

Last night a little dancer
Came dancin' to my door
Last night a little angel
Came pumpin' on my floor
She said come baby
You got a license for love
And if it expires
Bring Hell from above because

In the midnight hour she cried “more, more, more”
With a rebel yell she cried “more, more, more”
In the midnight hour, babe “more, more, more”
With a rebel yell, “more, more, more”
More, more, more

She don't like slavery, she won't sit and beg
But when I'm tired and lonely she sees me to bed
What set you free and brought you to me, babe?
What set you free? I need you here by me, because

In the midnight hour, she cried “more, more, more”
With a rebel yell she cried “more, more, more”
In the midnight hour babe “more, more, more”
With a rebel yell “more, more, more”

He lives in his own heaven
Collects it to go from the seven eleven
Well, he's out all night to collect a fare
Just as long, just as long it don't mess up his hair

I walked the world to you, babe
A thousand miles for you
I dried your tears of pain
A million times to you

I'd sell my soul for you, babe
For money to burn for you
I'd give you all and have none, babe
Just to, just to, just to, to have you here by me, because

In the midnight hour, she cried “more, more, more”
With a rebel yell she cried “more, more, more”
In the midnight hour babe “more, more, more”
With a rebel yell she cried “more, more, more”
“More, more, more”

Oh yeah, a little baby
She want more, more, more, more, more, more
Oh yeah, a little angel
She want more, more, more, more, more


Urlo Ribelle

Ieri notte una ballerina è venuta alla mia porta
Ieri notte un angioletto si è imbattuto pimpante nel mio appartamento
Mi ha detto “forza tesoro, ho licenza di amare
E se questa scade dovrai chiedere aiuto in alto loco”

A mezzanotte lei gridava “ancora, ancora, 
ancora”
Con un urlo ribelle lei gridava “ancora, ancora, ancora”
A mezzanotte tesoro “ancora, ancora, ancora”
Con un urlo ribelle “ancora, ancora, ancora”
“ancora, ancora, ancora”

Non le piace la schiavitù, non starà seduta a mendicare,
Ma quando sono stanco e solo, lei mi vede a letto
“cos’è che ti ha liberato, e ti ha portato ad essere il mio tesoro?
Cosa ti ha liberato? Ho bisogno di sentirlo, qui accanto a me”
Perché

A mezzanotte lei gridava “ancora, ancora, ancora”
Con un urlo ribelle lei gridava “ancora, ancora, ancora”
A mezzanotte tesoro “ancora, ancora, ancora”
Con un urlo ribelle “ancora, ancora, ancora”
“ancora, ancora, ancora”

Lui vive nel suo paradiso
Fa in modo che duri dalle sette alle ventitre
Beh, è fuori tutta la notte per procurarsi i soldi del prezzo del biglietto
Purché, soltanto purché non gli si rinomini la pettinatura.

Ho camminato per il mondo con te, piccola,
Mille miglia con te,
Ho asciugato le tue lacrime di dolore, piccola,
Un milione di volte, per te

Venderei la mia anima per te, piccola,
Per il denaro da bruciare con te,
Ti darei tutto, e non ho nulla, piccola,
Solo, solo, solo averti qui accanto a me,
Perché

A mezzanotte lei gridava “ancora, ancora,
ancora”
Con un urlo ribelle lei gridava “ancora, ancora, ancora”
A mezzanotte tesoro “ancora, ancora, ancora”
Con un urlo ribelle “ancora, ancora, ancora”
“ancora, ancora, ancora”

Oh, sì, piccola,
Ne vuole ancora,
Ancora, ancora, ancora.

Oh, sì, piccola,
Ne vuole ancora,
Ancora, ancora, ancora.

domenica 2 febbraio 2014

Steve Vai - Tender Surrender


[1995]

Tender Surrender

Assolutamente un must-listen: Tender Surrender è certo una delle ballate più spettacolari dell'album Alien Love Secrets, o forse della intera produzione di Vai.