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mercoledì 30 ottobre 2013

Ivan Graziani - I lupi



[1977]

I lupi

Guarda, arrivano i lupi. 
Sulla campagna addormentata hanno fame e sono in tanti. 

Guarda, arrivano i lupi. 
Guarda, arrivano i lupi.
Guarda, arrivano i lupi.
 Guarda, arrivano i lupi

e hanno le zanne come candidi pugnali 
e gli occhi rossi da assassini 
e la montagna li ha vomitati, 
sono sempre più vicini. 

Uh! Guarda, arrivano i lupi.
 Guarda, arrivano i lupi. 

Pantaloni e scarpe rotte e la cravatta del matrimonio,
 i ricordi li ho portati in guerra col profumo della terra 
e lunga e bianca è la strada che attraversa la Brianza 
da cento giorni sul postale ed il cuore mi fa male.

Guarda, arrivano i lupi.
Guarda, arrivano i lupi. 

No, signora, no. Suo figlio non l'ho conosciuto.
 No signora, no. 
Nel sole e sotto al ghiaccio eravamo in centomila e siam tornati solo in sei. 

Guarda, arrivano i lupi. 

Questa notte stai con me, sono stanco di lottare.
 Fra i cespugli della Spagna ho sepolto la mia divisa,
 sette anni militare per la patria vilipesa 
ed io ne ho presi sì di sputi e non ero peggio degli altri, degli altri, i lupi. 
Le mie braccia dentro il fango,
 se vuoi puoi nascondere i tuoi occhi ed io non voglio camminare, no, no, no 
a quattro zampe come un animale. 

Guarda, arrivano i lupi.
Guarda, arrivano i lupi

e questa è la mia casa e il tavolo di marmo sta annegando nel letame. 
In fondo alla campagna qualcuno sta cantando a squarciagola e la mia mente è confusa, lacrime e miseria ritorno a respirare, ho spezzato il mio fucile.