[1977]
I lupi
Guarda, arrivano i lupi.
Sulla campagna addormentata hanno fame e sono in tanti.
Guarda, arrivano i lupi.
Guarda, arrivano i lupi.
Guarda, arrivano i lupi.
Guarda, arrivano i lupi
e hanno le zanne come candidi pugnali
e gli occhi rossi da assassini
e la montagna li ha vomitati,
sono sempre più vicini.
Uh! Guarda, arrivano i lupi.
Guarda, arrivano i lupi.
Pantaloni e scarpe rotte e la cravatta del matrimonio,
i ricordi li ho portati in guerra col profumo della terra
e lunga e bianca è la strada che attraversa la Brianza
da cento giorni sul postale ed il cuore mi fa male.
Guarda, arrivano i lupi.
Guarda, arrivano i lupi.
No, signora, no. Suo figlio non l'ho conosciuto.
No signora, no.
Nel sole e sotto al ghiaccio eravamo in centomila e siam tornati solo in sei.
Guarda, arrivano i lupi.
Questa notte stai con me, sono stanco di lottare.
Fra i cespugli della Spagna ho sepolto la mia divisa,
sette anni militare per la patria vilipesa
ed io ne ho presi sì di sputi e non ero peggio degli altri, degli altri, i lupi.
Le mie braccia dentro il fango,
se vuoi puoi nascondere i tuoi occhi ed io non voglio camminare, no, no, no
a quattro zampe come un animale.
Guarda, arrivano i lupi.
Guarda, arrivano i lupi
e questa è la mia casa e il tavolo di marmo sta annegando nel letame.
In fondo alla campagna qualcuno sta cantando a squarciagola e la mia mente è confusa, lacrime e miseria ritorno a respirare, ho spezzato il mio fucile.