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mercoledì 27 marzo 2013

Sergio Caputo - Vita dromedaria


[1984]

Vita dromedaria 


Chi ha dormito nel mio letto, Dio lo sa 
il cuscino è tutto sporco di fard 
poi ricordo vagamente, per comprar le sigarette 
ho sbagliato, e sono entrato al "Paradise" 
ahimè, che fatalità.... tonight 
e la vita dromedaria se ne va 
nel deserto della quotidianità 
Noi, la seguiamo incompetenti 
eludendo i cambiamenti 
sopraggiunti con l'andare dell'età 
Ahimè, tempi duri per noi, Gagà. 

Accidenti è domenica... 
sono a pranzo dai miei 
troppo tardi, sono quasi le sei... 

Mi sorprende la malinconia 
con le mani nel sacco della biancheria... 

Preoccuparmi di esistere, mi logora 
quanto i postumi del Whisky e anche più... 
mentre cerco i pantaloni 
sento gli usignoli 
fischiettarmi tea-for-two... 

E la vita dromedaria se ne va, 
soffia il ghibli della casualità... 
fra odalische inflazionate 
e passioni simulate 
per difenderci dall'aridità... 
poesia da gran varietà, voilà... 

Si dirada la zazzera, che panico, 
specchio idiota, non discuto con te... 
nell'alba post-pomeridiana 
splende una triste banana, gialla come me... 
le nevrosi di un cinico, si evolvono, 
oltre i danni di una notte flambeé, 
con la faccia "plissettata", 
esco per la strada, e... 
salve, fammi un bel caffè.