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giovedì 22 marzo 2012

Irene Fargo - La donna di Ibsen



[1991]

La donna di Ibsen

Lei guardava il mare,  lei quel mare calmo
Pieno di foschia,
Chiaro di stelle leggere da soffiarle tutte via.
"Vieni", diceva,
E il suo cuore era un dolce tam-tam
"Lascia che tu sia solo mia.
Ed io ti porterò, più su,
dove il cielo è come un oblò".
E lei si abbandonò sopra ad un cespuglio di rose
E poi rispose :
"Sì, io ti seguirò, più su e di vento e cielo vivrò".
Poi si innamorò.
Si legò ai capelli una rosa,
E come una sposa danzò (x2).
Lei gli offrì i suoi anni, lui le mai grandi
Poi l'accarezzò, con un sorriso
Che un lampo in mezzo al cielo cancellò.
"Lascia che tu sia solo mia,
Ed io ti porterò, più su,
dove il cielo è come un obl"
E lei si abbandonò sopra ad un cespuglio di rose
E poi rispose:
"Sì, io ti seguirò, più su e di vento e cielo vivrò".
Poi si innamorò.
Si legò ai capelli una rosa
E come una sposa danzò
Come una sposa danzò
Come una sposa danzò
Come una sposa danzò.

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